IL GATTINO SALVATO A PASQUA

Una storia a lieto fine, ancora più carina perché vissuta a Pasqua. È il pomeriggio del venerdi Santo e siamo in via Nievo a Vigodarzere. Il protagonista è un minuscolo gattino di qualche giorno, bianco come la neve. La madre, incauta, l’ha partorito con un altro piccolo in mezzo ad un campo di foraggio. La macchina falciatrice irrompe sulle tre creature, mamma gatta riesce a scappare con uno dei piccoli. L’altro sopravvive miracolosamente nonostante le ferite alla testa e ad una zampetta. Una persona dal cuore grande lo sente piangere disperato.Non volta lo sguardo dall’altra parte, accorre e lo consegna ai Vigili i quali attivano il Servizio veterinario di Fontaniva. Dopo poco il gattino è consegnato a Giovanni Tonelotto, responsabile del Rifugio San Francesco di Piazzola sul Brenta. Ma che fare ? Prima di tutto non perdere tempo prezioso: il piccolo, tenuto al caldo, viene subito nutrito con latte di capra con un biberon. Ma occorre al più presto una mamma gatta, è la sola che possa salvare, leccandone anche le ferite, un batuffolo di qualche giorno. Tonelotto inizia un tam tam  sui social. È sabato Santo e il miracolo si compie. Una volontaria di Carmignano di Brenta risponde all’appello e poco dopo il gattino viene inserito tra 5 compagni neri come il carbone nati tre giorni prima. Mamma gatta dal cuore grande dimostra subito di gradirlo accogliendolo tra i suoi. Lo lecca amorevolmente anche sulle ferita. Chi ha detto che i miracoli non si avverano più ? Se poi siamo alla vigilia di Pasqua. A proposito: che nome li mettiamo ? Pasqualino, naturalmente ! Ci vuole tanto ad  arrivarci ?